L'
8 novembre 1943 a Villadossola scoppiò una delle primissime insurrezioni contro l'occupante tedesco e la neonata Repubblica Sociale Italiana, poi duramente repressa con diverse vittime, fra morti in combattimento, civili colpiti dal bombardamento aereo e fucilati.
Poco sopra l'abitato, alle pendici del monte Basciumo, c'è la Pianasca, piccolo alpeggio divenuto dall'ottobre del 1943 punto di ritrovo e di rifugio per militari sbandati ed antifascisti, che vi raccolsero le armi reperite fortunosamente nella fase organizzativa iniziale della resistenza ossolana in questa zona.
Alcuni dei componenti del "gruppo della Pianasca" furono poi tra i promotori della citata insurrezione e presso l'alpeggio - raggiungibile con sentiero che parte da piazza Prampolini, al Piaggio - è stato eretto un monumento a ricordo.
A ricordare il periodo resistenziale, è stata allestita a cura della locale sezione dell'ANPI una sala storica con oggetti e documenti, mentre la sala consiliare del Municipio di Villadossola - che nel decennale dell'insurrezione venne insignita dall'ANPI di Medaglia d'Oro al merito partigiano - è intitolata alla storica data dell'
8 novembre 1943.