Alla periferia sud di
Migiandone, frazione di Ornavasso, poco oltre lo sperone roccioso sulla destra si intravedono i resti del "muro dei partigiani", costruito nell'autunno del 1944, durante la difesa della "Repubblica dell'Ossola", quando le formazioni della Resistenza tentarono di fermare qui - alla
Punta di Migiandone dove sorgono anche opere fortificate della prima guerra mondiale, tra cui il "forte di Bara" - i nazi-fascisti attaccanti.
Dal cannone-monumento una facile mulattiera militare, con ampi cartelli esplicativi, risale il versante montuoso e porta ai piazzali per le batterie, con i ruderi delle costruzioni colpite nell'autunno del 1944 dall'artiglieria nazifascista che sosteneva l'operazione "Avanti" di rioccupazione dell'Ossola.
Continuando invece sulla provinciale, entrando nel primo sottopasso ferroviario a sinistra è visibile nei pressi della ex cappella dedicata a San Bernardo il cippo sul luogo dove il 14 giugno 1944 furono uccisi, dopo inaudite torture, quattro giovani partigiani catturati in precedenza.