Il progetto, sviluppato già nell’a.s. 2014/15 dietro suggestione di un gruppo di genitori interessati a non disperdere il patrimonio della tradizione orale a vantaggio della formazione dei propri figli, si presenta come un itinerario di formazione e sperimentazione. Il corso mira a tenere insieme ricerca storica e didattica attiva della storia con attenzione metodologica alla dimensione collaborativa e agli aspetti formativi delle nuove tecnologie e del lavoro in rete, avvicinando i ragazzi allo studio della storia contemporanea attraverso un canale diretto, quello dell’incontro con il testimone e sfruttando le abilità informatiche che spesso possiedono in modo inconsapevole.
Il percorso si propone quindi di fare un’esperienza di lavoro comune di ricerca attraverso le TIC (in particolare il video e il web) con protagonisti i ragazzi affinché la possano condividere con un pubblico adulto con modalità differenti a seconda delle proprie capacità.
Fasi di lavoro
Panoramica degli ambienti e degli strumenti presenti a scuola per una didattica attiva attraverso strumenti/ambienti digitali e tradizionali. La scuola dall’a.s. 2014/15 aderisce al progetto “Scuola senza zaino”
Indicazioni su come condurre una campagna di interviste e videointerviste per la raccolta di dati sulla storia locale
Avvertenze della ricerca storiografica alla didattica digitale
Lineamenti di utilizzo delle risorse digitali da parte di classi scolastiche
Analisi della situazione delle TIC/della rete nella scuola locale e prospettive attese. Possibili modelli di formazione
Creazione di un prodotto finale che possa essere utilizzato dai ragazzi per l’esame di fine anno
Gli elementi caratterizzanti del percorso legati anche all’esperienza maturata sono:
- Individuazione di un tema specifico
Il tema individuato è l’indagine su storie locali ricostruite attraverso la conduzione di interviste presso i “nonni”. Ogni intervista conterrà alcune domande chiave dalle quali sarà poi possibile ricostruire alcune piste di lavoro (l’alimentazione, la scuola, il tempo libero, il lavoro, la vita familiare, la guerra, ecc.) da approfondire con letture e interventi da parte di esperti. Nel semplificare questa fase con la delimitazione del campo di indagine, che permette ai ragazzi e ai loro docenti di concentrarsi sugli aspetti di formazione digitale incorporando il tema nella consueta programmazione, la proposta vuole essere un modo di focalizzare la “grande” storia sul contesto sociale e geografico del territorio piemontese.
Individuato il contesto generale con una lezione introduttiva da parte di un esperto, considerato che si andranno a condurre interviste su un periodo storico non ancora affrontato nei programmi scolastici, i gruppi di lavoro stenderanno interviste attraverso domande mirate alla conoscenza di alcuni aspetti della vita degli intervistati (ad es. A che ora ti alzavi? Quali erano le materie che studiavi a scuola? Quanti eravate in classe? Quali erano i tuoi giochi preferiti? A che età hai cominciato a lavorare? Come era il tuo rapporto con i tuoi genitori?, ecc … ), ogni storia permette di aprire uno spaccato sulle vicende delle comunità locali e delle singole famiglie nel periodo fascista, dopo le leggi razziali e in particolare dopo l’8 settembre, mettendole in relazioni con l’occupazione tedesca e con la nascita del movimento resistenziale.
- Formazione orientata all’utilizzo dei webware (software liberi presenti in rete) e dell’ambiente digitale
La prospettiva continua ad essere quella di ripartire da TIC e metodologie sostenibili nel tempo, facilmente reperibili e nell’ottica della inclusione, vista la varietà e l’obsolescenza delle TIC presenti nella scuole, la mancanza di modelli universalmente validi e di coerenza degli indirizzi istituzionali. Inoltre dall’esperienza pregressa si è evidenziata una forte esigenza da parte degli insegnanti di essere “formati” concretamente all’utilizzo di strumenti digitali, senza per questo ridurre il corso a un addestramento tecnico fine a se stesso. Presupposto del corso è infatti la convinzione che l’ambiente digitale – allorché non sia considerato un semplice altro “luogo” dove trasferire contenuti cartacei – possa rappresentare una dimensione dove sperimentare una didattica partecipativa e laboratoriale.
Da un punto di vista didattico la proposta, nell’intenzione di concentrarsi sugli aspetti tecnici dell’apprendimento e dell’uso delle TIC mediante proposte concrete, intende essere un modello di laboratorio di storia che, a partire dal cartaceo, sviluppa le diverse possibili espansioni digitali (mappe, e-book, webquest).
- Tappe del percorso e numero incontri previsti
Lezioni introduttive di inquadramento storico da svolgersi in classe
Stesura delle griglie per le interviste
Individuazione delle persone da intervistare
Individuazioni delle classi o dei gruppi di intervistatori da coinvolgere nel progetto e richiesta di approvazione dello stesso da parte del consiglio di classe, del Dirigente Scolastico e inserimento nel POF
Ricerca sul web per gruppi di lavoro e ambiente on-line di condivisione. Sviluppo di un webquest con selezione didattica dei siti e ambienti digitali (per es. Google drive, Dropbox, ambiente wiki).
Conduzione delle interviste
Rielaborazione dei contenuti emersi dalle interviste
Realizzazione di un prodotto finale ( video e mostra.)
Gli obiettivi del corso per insegnanti e studenti, allargabili ai genitori, sono:
ricerca storica: aggiornamento storiografico e inquadramento del tema della storia contemporanea all’interno di una periodizzazione di scala mondiale ed europea, ben dettagliata nei contesti locali.
uso della rete: uso interattivo e articolato degli strumenti a disposizione per un’introduzione alle competenze di uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella propria attività quotidiana di lavoro.
aspetti formativi: interazione in contesti eterogenei, attraverso la suddivisione in gruppi e la partecipazione a un lavoro condiviso per il raggiungimento di obiettivi comuni; sviluppo di competenze sociali quali gestione delle relazioni interpersonali, lavoro di gruppo e cooperazione.
incontro fra lavoro storico e lavoro online: autonomia e partecipazione attiva, sviluppo della capacità di pianificare e di agire per il conseguimento di obiettivi, di prendere coscienza delle proprie responsabilità, di farsi un’opinione e prendere delle decisioni, di partecipare attivamente.
Aspetti di curricolo informale: creazione di un forte senso di appartenenza alla comunità, conoscenza delle tradizioni locali, riapertura di canali tradizionali di trasmissione del sapere.
Elena Mastretta