Il progetto “Giornali alla macchia” è stato portato a compimento nel 2012 in maniera associata dagli Istituti Storici della Resistenza e della società contemporanea di Novara e di Varallo Sesia, che coprono un ambito territoriale molto vasto e che mettono assieme le quattro provincie orientali del Piemonte. Territori che durante i diciotto mesi della Resistenza hanno visto svilupparsi interessanti esperienze politiche e sociali, sconosciute alla stragrande maggioranza del resto della penisola.
La natura, le forme, la complessità con cui si sviluppò il movimento di liberazione nei territori dell’antica provincia di Novara, la presenza di quasi tutte le forze politiche dell’antifascismo, l’insediarsi di formazioni partigiane di diversa ispirazione ideale e politica, la specificità del territorio (a ridosso delle grandi città e in confine con la Confederazione elvetica) fanno della stampa clandestina di queste zone un caso emblematico, che ha nell’esperienza della zona libera dell’Ossola (settembre-ottobre 1944) l’esempio più noto ed evidente.
Un progetto per conoscere e valorizzare
In originale e/o in qualche caso in copia, gli Istituti curatori custodiscono una ricca collezione di giornali stampati durante il periodo della Resistenza (non solo a livello locale). Conservati parte in emeroteca e parte in archivio in condizioni non certo ottimali, questi preziosi documenti sono stati trasferiti in digitale e messi a disposizione del pubblico studioso.
In queste pagine proponiamo le testate prodotte durante i quaranta giorni della “Repubblica dell’Ossola” del settembre-ottobre 1944 e i numeri della clandestina “Stella Alpina”, organo ufficiale del comando unificato delle Brigate garibaldine.