Curato da Andrea Pozzetta.
«Fu un periodo di vita partigiana che ci crebbe e ci maturò tutti quanti interiormente», scrive Leopoldo Bruno Carabelli, il comandante “Mitra”, nelle sue Memorie. Memorie sedimentate, frammenti di storia e di ricordi, rivisitati «con l’occhio interiore anche critico» dall’ex partigiano garibaldino, in una narrazione che ripercorre la storia della Resistenza nel Vergante a partire dalle comunità di Meina, Ghevio e Silvera. Tra passioni ed emozioni private, identità partigiane, rappresentazioni e memorie collettive, la testimonianza di Carabelli ci riporta a episodi e personaggi oggi dimenticati, rimossi o trascurati, a tante piccole storie nella storia che affiorano in un racconto corale in grado di trasmettere la drammaticità della guerra civile, della violenza, del fascismo: questioni quanto mai attuali. Una testimonianza di straordinaria importanza, scritta, a oltre quarant’anni dagli eventi narrati, come atto di resistenza di fronte ai pericoli dell’indifferenza e dei vuoti di memoria storica, nella consapevolezza che la Resistenza fu anzitutto una scelta etica, una «continua crescita morale», un «arricchimento spirituale».