Carte popolari, carte sindacali
Gli archivi ‘Carlo Torelli’ e ‘Cisl’. Un progetto di tutela e valorizzazione.
Se attraverso “Spazio archivi” è stato possibile dotarsi, seppur in parte, di locali adeguati alla conservazione e promozione dei fondi conservati, gli altri progetti hanno consentito sia la valorizzazione di importanti giacimenti documentari posseduti (cartacei e fotografici), sia nuove e altrettanto significative acquisizioni.
ANALISI DEL BISOGNO
“Carte popolari, carte sindacali: gli archivi Torelli e CISL. Un progetto di tutela e valorizzazione” si configura dunque come un progetto in linea di continuità con gli interventi finanziati dalla Regione Piemonte nei precedenti anni nel settore archivistico.
Infatti, esso mira prevalentemente alla salvaguardia e alla promozione di alcuni archivi storici, recentemente acquisiti, relativi alla storia politica e sindacale del Novecento, campo nel quale da anni il nostro Istituto ha avviato iniziative e ha collaborato con gli Enti preposti, primi fra tutti la Regione Piemonte e la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Tali progetti, inoltre, hanno sempre ricevuto un grande sostegno da parte di partner privati, prime fra tutte le fondazioni bancarie (in particolare Fondazione CRT, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità del Novarese Onlus, Fondazione BPN per il territorio).
Obiettivi
Il progetto mira a tutelare, conservare, riordinare e valorizzare la documentazione che costituisce due importanti Archivi Storici del Novecento e renderla consultabile e fruibile da parte di un vasto pubblico. I fondi interessati sono le carte personali del senatore Carlo Torelli di Arona e l’Archivio storico della CISL di Novara, di cui si allega una breve nota descrittiva.
Oltre al ricondizionamento del materiale, il riordino prevede la descrizione di ogni unità archivistica su supporto informatico e l’inserimento delle schede nel software Guarini Archivi da parte di personale professionalmente qualificato e formato. L’avvio dell’informatizzazione consentirà di valorizzare e rendere accessibili indici ed inventari sia in sede che on-line, facilitando la consultazione, l’accesso ai dati e la possibilità di confrontare diverse banche dati di beni culturali.
Piano di intervento
· Schedatura per unità archivistica e contemporanea informatizzazione con Guarini Archivi, sulla base dell’esperienza acquisita nei progetti “Memoria del Lavoro” (per il riordino dell’Archivio storico della Camera del Lavoro di Novara) e “Il Novecento di carta”.
· Riordino secondo il metodo storico-sistematico e produzione di strumenti per la consultazione (indici e inventari) sia cartacei che digitali.
· Fruizione degli Archivi in sede e on-line, con la messa a disposizione su supporto informatico e sulla rete Internet dei fondi riordinati.
· Condivisione e integrazione delle banche dati. Il previsto riversamento dei dati da Guarini Archivi nella banca-dati regionale faciliterà la consultazione e la ricerca all’interno di banche date condivise.
Il Direttore Scientifico dell’Istituto, in qualità di Responsabile del progetto, mantiene le relazioni col Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto, che avrà il compito prevalente di controllo e verifica dei risultati.
La realizzazione del progetto, il coordinamento delle risorse e il controllo sullo stato di avanzamento dei lavori sono affidati ad un Coordinatore, che progetta gli interventi, individua le priorità, controlla l’esecuzione, verifica i tempi e lo stato di avanzamento dei lavori, in modo da garantire il corretto svolgimento del progetto.
Per le fasi di schedatura, descrizione, informatizzazione e riordino opererà un archivista qualificato ed eventuali altri collaboratori, a seconda delle necessità, che faranno riferimento al coordinatore responsabile per tutto ciò che riguarda l’esecuzione dell’intervento ed eventuali problematiche che potrebbero sorgere nel corso del lavoro.
Si prevede anche la possibilità di inserire stagisti per attività ausiliarie alla realizzazione del progetto o programmi formativi connessi ad alcune fasi di esso.
Grazie alle ricerche preparatorie ai lavori del Convegno e alla disponibilità della famiglia, il ricco archivio personale è stato ricostruito e sommariamente riordinato. Ora, la famiglia stessa ha deciso di versarlo all’Istituto per essere messo a disposizione degli studiosi.
Si compone di circa 500 fascicoli (documenti e fotografie) per una decina di metri lineari di scaffalatura metallica e copre un arco cronologico che va dagli anni dieci agli anni novanta del secolo scorso.
I documenti ripercorrono la vita politica e amministrativa di Carlo Torelli.
“Nato ad Arona nel 1904, si iscrisse giovanissimo al Partito popolare di don Sturzo nel 1921. Ufficiale degli alpini, avvocato, aderì da subito al movimento antifascista Italia Libera. Nell’agosto 1943 fu nominato Commissario prefettizio di Arona.
Tra i promotori del Comitato di liberazione nazionale di Arona, il primo della provincia e membro del CLN provinciale novarese, l’8 marzo 1944 dovette rifugiarsi in Svizzera per sfuggire alla cattura da parte dei nazifascisti. Rientrato a Milano il 31 agosto 1944, visse in clandestinità con il nome di Cesare. Iscritto alla Democrazia Cristiana, fu sindaco di Arona dal 1956 al 1964. Eletto senatore della Repubblica per tre legislature consecutive, nel 1963, 1968 e 1972, rivestì anche la carica di Segretario dell’ufficio di Presidenza del Senato. Promotore del primo progetto di legge sulla tossicodipendenza ispirato a principi di prevenzione e cura, condusse inoltre una battaglia di trasparenza all’interno della Commissione Antimafia. Si spense ad Arona il 4 marzo 1994”.