Venerdì 4 marzo alle ore 21 presso lo spazio lavanderia del Museo Chalet di Villa Faraggiana a Meina sarà inaugurata la mostra Catalogna Bombardata con relazioni di Giovanni Cerutti, direttore scientifico Istituto Storico Piero Fornara e Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi dell’Insubria, direttore del Centro Internazionale Insubrico.
I due relatori con introdurranno al contesto storico di quanto riprodotto nei 15 pannelli roll-up, in versione bilingue catalano e italiano che compongono la mostra, che viene qui esposta per la prima volta in Italia, ma che ha già un lungo e ricco calendario di prenotazioni successive e al progetto sotteso ala sua realizzazione.
I RELATORI
Giovanni Cerutti, borgomanerese, coltiva principalmente lo studio dei sistemi democratici e della storia del novecento, senza disdegnare l’approfondimento di discipline apparentemente “altre” rispetto a questi temi, come la musica, l’arte, la letteratura, oltre alla storiografia e alla filosofia politica in senso stretto. Ha svolto per la sua città incarichi amministrativi dal 1994 al2007 occupandosi di cultura, politiche giovanili e bilancio e ottenendo per questo impegno importanti riconoscimenti come l’Oscar del bilancio del 2000. Contemporaneamente all’impegno politico ha sempre coltivato l’interesse per la storia locale, sfociato in studi specialistici su figure di rilievo del Novecento come Borgna e Marazza, confluiti in conferenze, seminari, pubblicazioni, e orazioni in occasione di date significative del calendario civile in molti paesi del novarese e del Verbano Cusio Ossola.
Fabio Minazzi, varesino, è direttore della rivista di filosofia e cultura Il Protagora e socio effettivo dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences di Bruxelles. Formatosi con Ludovico Geymonat, Mario Dal Pra ed Evandro Agazzi, ha pubblicato, tra monografie e curatele, 102 volumi (alcuni tradotti in francese, inglese e spagnolo) e diverse centinaia di saggi e studi apparsi in varie sedi e in varie lingue. Ha insegnato nelle Università di Milano, di Mendrisio (Svizzera), di Lecce, di Cordoba (Argentina) e ha tenuto conferenze, lezioni e seminari in vari atenei in Europa, America, Medio oriente ed Asia. Si è occupato, in particolare, della storia del razionalismo critico europeo (con studi su Galileo, Kant, Popper, Geymonat, Preti e Petitot), della filosofia della shoah e dei problemi della scuola italiana e dell’insegnamento della filosofia quale diritto di cittadinanza.
LA MOSTRA
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Guerra di Spagna, e nell’ambito di una campagna triennale tesa a ricordare quella tragica pagina della storia del XX secolo, le associazioni che avevano organizzato nel 2015 la “Mostra sulla Resistenza operaia a Berlino contro il nazismo” – Anpi, Aned, Centro Buonarroti, Logos – hanno deciso di proseguire accogliendo l’invito del Memorial Democratic de Catalunya di Barcellona, che già aveva organizzato una mostra per il 75mo anniversario dei bombardamenti fascisti sulla popolazione civile catalana.
Non solo nuvole ad oscurare il cielo: in quegli anni piovevano bombe. Anche italiane. La Guerra Civile Spagnola fu il primo conflitto armato in cui l’aviazione rivestì un ruolo decisivo. I ripetuti bombardamenti che colpirono la “zona repubblicana” inaugurarono un nuovo modello di scontro bellico, in cui la retroguardia si convertì in fronte di guerra e la popolazione civile in bersaglio per il nemico. Una pagina poco conosciuta della nostra storia, e che contraddice il luogo comune degli “italiani brava gente”: le prime bombe della storia cadute sui civili vennero lanciate dagli aerei fascisti di Benito Mussolini.
“In memoria di un evento di così grande rilevanza come la commemorazione dell’ottantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola – spiega Doriano Maglione del Centro Filippo Buonarroti – è doveroso ricordare una vicenda poco conosciuta che ha visto un ruolo decisivo dell’Italia fascista, sia pure in collaborazione con la Germania di Hitler e la Spagna di Franco. I bombardamenti navali e aerei, iniziati il 30 ottobre 1936 su Barcellona e sulla Catalogna, altro non sono che i primi bombardamenti terroristici contro i civili di una città militarmente indifesa”.
“Assedio”, “Al centro del mirino”, “I bombardamenti su Barcellona”, “Vivere sotto le bombe”, “Luoghi della memoria”: queste alcune sezioni della mostra, visitabile in anteprima su www.mostracatalognabombardata.it.
Le adesioni. Generalitat de Catalunya, Memorial Democratic Barcelona, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Casa dei Catalani d’Italia, Associazione AltraItalia, Federazione italiana Associazioni Partigiane, Associazione Italiana Volontari Antifascisti di Spagna, Anpi, Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani, Fondazione Memoria Deportazione, Fondazione Aldo Aniasi, Associazione Nazionale ex Deportati, Istituto Gaetano Salvemini, Istituto Parri, Archivio storico della Federazione Anarchica Italiana, Centro documentazione Labriola, Abmo, Logos, Centro Filippo Buonarroti.
Ieri come oggi: la guerra, le bombe, i profughi, le vittime civili. “Catalogna Bombardata”: immagini e testimonianze a 80 anni dalla Guerra Civile Spagnola (1936-1939), raccolte in una mostra itinerante – 15 sezioni in doppia lingua, in italiano e in catalano – che dopo il grande successo in terra spagnola, e appunto in Catalogna, viene riproposta in Italia. Sarà allestita in numerose città italiane, e per tutto il 2016.
Le date del 2016: Meina (Novara), Museo Chalet di Villa Faraggiana, dal 28 febbraio e sala Consiliare dal 26 marzo – Sestri Levante (Genova), Palazzo del Comune, dal 19 marzo – Bergamo, dal 12 aprile – Sesto Calende (Varese), Sede Anpi, dal 23 aprile – Coccaglio (Brescia), Biblioteca, dal 2 maggio – Bologna, Istituto Parri, dal 2 maggio – Genova, Palazzo Ducale, dal 10 maggio – Savona, dal 23 maggio – Lugano, Liceo Cantonale Lugano 1, settembre – Brescia, Itcs Abba Ballini, dal 12 ottobre – Milano, Casa della Memoria, dal 10 novembre – Torino, Museo della Resistenza, tra novembre e dicembre
In occasione dell’esposizione a Meina, la sezione didattica dell’Istituto Storico Piero Fornara organizza su prenotazione visite guidate per le scolaresche oltre gli orari di apertura, che nella permanenza alla Lavanderia di Villa Faraggiana saranno nei giorni di sabato domenica, ore 16-18.30. Per questo servizio rivolgersi alla mail didattica@isrn.it. Per informazioni sulle visite a Meina, rese possibili dal Comitato 25 aprile e dall’Associazione Quanto Basta per Ghevio e Silvera, rivolgersi a redazione@ilvergante.com.
Per informazioni e interviste relative alla mostra, al suo progetto, alle possibilità di prenotazione della stessa, contattare 3334395710 – ufficiostampagtv@gmail.com
Elena Mastretta