#lanostraResistenza: Carlo Suzzi. Il partigiano “Quarantatrè”

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Classe 1926, partigiano della Divisione Valdossola. Fu catturato il 17 giugno 1944 durante l’imponente rastrellamento nazifascista della Valgrande (Operazione Köln) che vide lo schieramento di circa 5.000 uomini, tra tedeschi e appartenenti alle varie formazioni repubblichine. Il rapporto tra le forze contrapposte fu di 1:10 a favore dei nazifascisti che, oltre al vantaggio del rapporto numerico degli uomini schierati, potevano disporre di un imponente equipaggiamento bellico. Il rastrellamento, condotto anche attraverso l’appoggio aereo, durò dall’11 al 30 giugno e costò la vita a 300 persone, tra partigiani e civili. La Divisione Valdossola fu pressoché decimata perdendo 240 uomini.

Destinato ad essere uno dei 43 partigiani fucilati per rappresaglia dal tedeschi a Fondotoce il giorno 20. Suzzi riuscì miracolosamente a salvarsi fingendosi morto nonostante le ferite riportate durante l’esecuzione. Una volta guarito, ritornò nella formazione e prese il nome di “Quarantatré”. Carlo Suzzi è deceduto nel 2017 in Thailandia, paese dove si era trasferito nel dopoguerra.

Ecco la sua testimonianza del giorno dell’esecuzione.

Bibliografia. I sopravvissuti, di Orazio Barbieri. Milano, Feltrinelli, 1972.

Per il rastrellamento della Valgrande e l’eccidio di Fondotoce vedi l’approfondimento a cura della Casa della Resistenza.

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I protagonisti

Carlo Suzzi

Il partigiano “Quarantatrè”, sopravvissuto alla strage di Fondotoce.

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Le immagini della Resistenza

Un percorso in immagini per rivivere le fasi conclusive della Seconda guerra mondiale in Italia, che portarono alla Liberazione di Novara.

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