I protagonisti de #lanostraresistenza: Nino Chiovini
#lanostraresistenza
Dopo l’8 settembre, entra attivamente nella Resistenza dando vita sulle colline del Verbano, con giovani del luogo e di Busto Arsizio, al nucleo originario della futura formazione partigiana Giovane Italia, ufficialmente costituitasi nel febbraio 1944. La formazione ha vita travagliata, con cambio frequente di comandanti tra cui lo stesso Chiovini (Peppo), il Maggiore Biancardi, inviato dal CLN di Varese e che si allontanerà senza dar più notizia di sé dopo appena due mesi, a fine aprile, l’operaio comunista lombardo Alfredo Labadini (Guido il Monco), il tenente degli alpini Gaetano Garzoli (Rolando) a cui si affianca successivamente il tenente Mario Flaim; entrambi i tenenti moriranno sul Monte Marona il 17 giugno durante il rastrellamento della Valgrande. L’ambito operativo della formazione è direttamente sovrastante Verbania, dalla bassa Valle Intrasca (Ungiasca, Miazzina) sino al Pian Cavallone, sede del comando, collocandosi tra l’area di azione del Valdossola di Superti, a ovest (Ompio, Valgrande, alture di Premosello) e quella della Cesare Battisti di Armando Calzavara (Arca) a est (alpeggi di Intragna, Premeno, Colle, Vadàa).
Chiovini, con l’arrivo di Biancardi, si stacca operativamente dal grosso della formazione, dando vita ad una volante che agisce a ridosso di Verbania “restando sempre però agli ordini della Banda”.
Dopo il grande rastrellamento di giugno, mentre gli altri sopravvissuti della Giovane Italia danno vita, con i superstiti della Valdossola guidati da Mario Muneghina, alla 85a Brigata Garibaldi “Valgrande Martire”, Peppo, con i suoi, confluisce nella Cesare Battisti dando vita alla Volante Cucciolo, che opererà attivamente nel Verbano, da Intra al confine svizzero, sino al 25 febbraio 1945, quando sarà sopraffatta a Trarego. Sopravvissuto all’eccidio, Chiovini comanderà la volante Martiri di Trarego, che parteciperà attivamente agli ultimi mesi della Resistenza contribuendo alla liberazione di Verbania e di Cannobio.
Nel dopoguerra, trasferitosi definitivamente a Verbania, lavora come tecnico alla Rhodiatoce; il suo impegno continua aderendo nel 1946 al PCI e ricoprendo, tra il 1951 e il 1960, gli incarichi di Consigliere e Assessore al Comune di Verbania. Partecipa attivamente alle lotte operaie della Rhodiatoce (poi Montefibre) e agli inizi degli anni 70’ aderisce, con il partigiano Gino Vermicelli, al gruppo verbanese del Il manifesto.
Nel frattempo intensifica la sua opera di ricercatore e scrittore della Resistenza locale in contatto e in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza Piero Fornara di Novara e il Comitato Unitario per la Resistenza di Verbania; lavoro che, con successive integrazioni e riedizioni, dà luogo a quello che è ancor oggi il principale testo sulla Resistenza nel Verbano e sul rastrellamento della Valgrande: I giorni della semina (1974), opera idealmente completata dagli altri due testi Valgrande partigiana e dintorni (1980) e Classe IIIa B. Cleonice Tomassetti. Vita e morte (1981).
L’inizio della collaborazione con l’editore Vangelista di Milano in occasione della nuova edizione, ampliata, de I giorni della semina (1979) proietta Chiovini fuori dell’ambito editoriale locale e lo stimola a nuovi terreni di ricerca: in particolare la ricerca storico-etnografica su quella che lui stesso definiva “civiltà rurale montana” a riconoscimento del debito di tutti quei montanari, donne e uomini, che “pagando un prezzo liberamente accettato, si schierarono, ognuna nella misura in cui le era possibile o le veniva richiesto, dalla parte di chi si stava battendo per la libertà e per la pace” (Mal di Valgrande) e, nel contempo, alla ricerca delle proprie radici famigliari, nel cuore della Valle Intrasca. Escono così in successione: Cronache di terra lepontina (1987), A piedi nudi (1988), Mal di Valgrande (1991) e, postumo, Le ceneri della fatica (1992).
Muore a Verbania nel 1991.
A lui è dedicato il sentiero Chiovini, uno dei sentieri partigiani nel parco della Valgrande.
Alla sua figura è stata dedicato un convegno a febbraio 2020. Leggi gli articoli pubblicati su La Stampa il 13 e il 15 febbraio.
Bio-bibliografia curata da Gianmaria Ottolini e pubblicata ne “I sentieri della ricerca” n. 4/dicembre 2006. La sitografia è stata aggiunta nella nuova redazione della scheda da Elena Mastretta.
Bibliografia
“Io di politica non me ne voglio interessare” in Monte Marona n. 7, 23.05.1945, Verbania (firmato Peppo)
“… e tu a che partito sei iscritto?” in Monte Marona n. 9, 7.06.1945, Verbania (firmato Peppo)
“Vola” in Monte Marona n. 12, 21.06.1945, Verbania (firmato Peppo)
“Fuori Legge ??? Diario di un partigiano nel Verbano”, 36 puntate in Monte Marona, Verbania, dal n. 15 del 6 ottobre ’45 al n. 54 del 10 luglio del 1946 (firmato enneci); riedizione parziale delle puntate 17-23 (dal 12 giugno al 29 giugno 19444) in Resistenza Unita n.6, giugno 1989
“25 Febbraio. Volante ‘Cucciolo’ a Trarego” in Monte Marona n. 34, 20.02.1946, Verbania (non firmato)
Verbano, giugno quarantaquattro, Comitato della Resistenza, Verbania 1966, p. 71
I giorni della semina 1943 – 1945, Comitato per la Resistenza nel Verbano, Comune di Verbania 1974, p. 140 (riedizioni: Vangelista, Milano 1979 e 1995, p. 155; Tararà, Verbania 2005, p. 159)
“Nino Chiovini sulle trattative e sulla liberazione dell’Ossola” in Resistenza Unita n. 3, marzo 1974, Novara (lettera firmata)
“Fondotoce fra passato e presente” in Resistenza Unita, supplemento al n. 5, maggio 1979, Novara
“Sulle sponde del Ticino nell’inverno del ’43”, in Resistenza Unita n. 1, gennaio 1980, Novara
“Due giorni prima avevo compiuto dodici anni” in Resistenza Unita n. 6, giugno 1980, Novara (ripubblicato in Mal di Valgrande)
Val Grande partigiana e dintorni. 4 storie di protagonisti, Margaroli, Verbania 1980, p. 123 (riedizione: Comune di Verbania – Comitato della Resistenza, Verbania 2002, p. 126)
Classe IIIa B. Cleonice Tomassetti. Vita e morte, Comitato per la Resistenza nel Verbano, Comune di Verbania, 1981, p. 66 (riedizione parziale in Resistenza Unita n. 6, giugno 1992); ristampa dell’Editrice Tararà, Verbania 2010 curata da Gianmaria Ottolini, con una nuova presentazione di Franca Giordano, una prefazione di Maria Silvia Caffari e alcune annotazioni storiche di Mauro Begozzi (sulla storia delle famose fotografie che ritraggono il corteo dei Martiri di Fondotoce) e di Gianmaria Ottolini (sul mito che ha sempre circondato questa donna semplice, ma straordinaria).
“Il ’44 sulle sponde del Lago Maggiore” in Novara n. 1/81, Camera di Commercio di Novara, 1981
“Note sul battaglione partigiano Taurinense in Jugoslavia” in Novara n. 2/81 Camera Commercio di Novara, 1981
“Quando stava per sorgere l’alba di un mondo nuovo. Nel Verbano”, in Resistenza Unita nn. 4/5, aprile-maggio 1981, Novara
“Partigiani e ‘sfrusitt’ nell’Alto Novarese” in Ieri Novara Oggi, n. 5, Novara 1981, p. 117-140
“Precisazione”, in Resistenza Unita n. 11, novembre 1981, Novara (a proposito della manifestazione di Pala di Miazzina)
“La divisione ‘Garibaldi’ in Jugoslavia” in Resistenza Unita n. 12, dicembre 1981, Novara
Quando la morte non ti vuole di E. Liguori, Alberti, Verbania 1981 (curatore e prefatore)
“Partigiani all’estero” in Resistenza Unita nn. 4/5, aprile-maggio 1982, Novara
“Per non gridare alle pietre” in Resistenza Unita n. 6, giugno 1982, Novara (firmato n.c.)
“In biblioteca. Quando la morte non ti vuole” in Resistenza Unita n. 9, settembre 1982, Novara
A Trarego per la libertà, Comune di Verbania 1982 (ristampa 1995)
Il Verbano tra fascismo antifascismo e resistenza, Comune di Verbania, 1983, p. 22 (dispensa per L’Università della terza età)
“Storie d’anteguerra in Val Grande” in Verbanus n. 4, Alberti, Verbania 1983 (ripubblicato in Mal di Valgrande)
“Un altro modo di scrivere di Resistenza. Ancora su ‘Viva Babeuf!’ di Gino Vermicelli”, in Il VCO, n. 10 del 19.5.1984, Verbania, p. 9
“Mario Flaim: sulle montagne del Verbano un testimone della fede e della libertà” in Il Verbano, 9.06.1984, Verbania; tratto dall’inedito “Piccola Storia partigiana della Banda di Pian Cavallone” (cap. VI – VIII) pubblicato con la presentazione, e intercalato dai commenti, di G. Cacciami
“Otto giorni di libertà a Cannobio” in Il Verbano, 6.10.1984, Verbania
“Andare a sachìtt” in Novara n.1/84, Camera di Commercio di Novara, 1984 (ripubblicato in Mal di Valgrande)
Gli alpini dell’Intra in Jugoslavia : Piero Zavattaro Ardizzi e i suoi uomini in quindici mesi di guerra partigiana in Montenegro e in Bosnia di G. Scotti: schede biografiche e note di N. Chiovini, Comitato per la Resistenza nel Verbano, Verbania 1984, p. 113
“I corti di Velina” in Novara n.4/85, Camera Commercio di Novara, 1985 (riedizione: Alberti, Verbania 1986; ripubblicato in Mal di Valgrande)
“A Verbania Borghese si arrende” in Resistenza Unita nn. 4/5, aprile-maggio 1985, Novara
“8.9.1943 nella Francia meridionale. In quei giorni ad Albertville” in Resistenza Unita nn. 1/2, gennaio-febbraio 1986, Novara
“Di nome vipera” in Eco Risveglio Ossolano del 20.02.86, Domodossola 1986
“Dialetti delle valli Anzasca e Intrasca. Studio inedito del XIX secolo di Giuseppe Belli e di altri autori”, in Novara n. 2/86 e 4/86, Camera di Commercio di Novara, 1986
Cronache di terra lepontina. Malesco e Cossogno: una contesa di cinque secoli, Vangelista, Milano 1987, p. 202
“La liberazione di Cannobio nei documenti dell’Archivio Centrale dello Stato” in Novara n. 2/87, Camera di Commercio di Novara, 1987 (con A. Mignemi)
“Giugno 1944. rastrellamento in Valgrande. Cronaca di una sconfitta” in Resistenza Unita n. 6, giugno 1987, Novara
“Appunti di storia sociale della Val Grande”, relazione al Convegno Val Grande ultimo paradiso, Verbania 19.09.1987
“Ricordo di Dionigi Superti. Un partigiano vero e saggio” in Resistenza Unita n. 3, marzo 1988, Novara
“Spigolando in biblioteca. Le aquile delle montagne nere” in Resistenza Unita n. 7, luglio 1988, Novara
A piedi nudi. Una storia di Vallintrasca, Vangelista, Milano 1988, p. 186 (riedizione: Tararà, Verbania 2004)
“Ungiasca perduta” in Verbanus n. 9/88, Alberti, Verbania 1988
“Medaglia di Bronzo a Gastone Lubatti. Ma perché non d’oro?” in Resistenza Unita n. 11, novembre 1988, Novara
“Addio alle armi”, in Le Rive n. 1/89, pp. 56 – 58, Domodossola 1989 (ripubblicato in Mal di Valgrande)
“Cuggiono: un paese nella Resistenza” in Resistenza Unita n. 10, ottobre 1989, Novara, disponibile in rete: www.anpimagenta.it/pagine/agg/anni/06/25_01_06/chiovini.htm – ultima visita 7.08.2006 – Il link al controllo del 18/04/2020 fornisce un reindirizzamento automatico.
“Giuseppe Bosco ‘Bagat’ ” in Resistenza Unita n. 10, ottobre 1989, Novara
“Incisioni rupestri nell’area Verbano-Cusio” in Bollettino Storico per la Provincia di Novara n. 1/90, pp. 143 – 152, Novara 1990 (con A. Biganzoli)
“Grandiccioli: montagna fra i laghi” in Le Rive n. 1/90, pp. 54 – 55, Domodossola 1990
”Intra, Pallanza e il retroterra montano” intervento al convegno “Comuni, Province e disegno del territorio”, Verbania 23-24 marzo 1990, trascrizione a c. A. Mignemi, disponibile c/o ISRN, non pubblicato
“Verbania minore” in Le Rive n. 3-4/90, pp. 54 – 77, Domodossola 1990
“La storia del Lin” in Le Rive n. 5/90, pp. 41 – 44, Domodossola 1990
“Impressioni e ricordi. Da Cannobio a Domodossola” in Resistenza Unita n. 10, ottobre 1990, Novara
“Il borgo di Sant’Ambrogio” in Le Rive n. 2/91, Domodossola 1991
“Da Villa Caccia Piatti a Villa Pos: due secoli di storia” in Le Rive n. 5/91, Domodossola 1991
Mal di Valgrande, Vangelista, Milano 1991, p. 141 (riedizione: Tararà, Verbania 2002)
Le ceneri della fatica, Vangelista, Milano, 1992, p. 256
“La volpe” in Verbanus n. 18, Verbania 1997, pp. 354-368, disponibile in rete: www.thuler.net/phorum/read.php?1,1617,1620 – ultima visita 7.08.2006 – (riedito in: Istituto Cobianchi, Memoria di Trarego, Verbania 2003, pp. 154-164; nuova ed. Tararà, Verbania 2006). Al controllo del 18/04/2020 il link non risulta più attivo.
Sitografia (ultimo accesso 18/04/2020)
https://it.wikipedia.org/wiki/Nino_Chiovini
https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2574/nino-chiovini
https://www.isrn.it/materiale/dvd_chiovini/sentiero_chiovini/apparati_1_2.html
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I protagonisti
Carlo Suzzi
Il partigiano “Quarantatrè”, sopravvissuto alla strage di Fondotoce.
Le iniziative sono realizzate grazie al contributo della Fondazione CRT.