Le cartoline per la libertà

1986/n.1 Pier Luigi Parzini. Casale Monferrato (Al) 1925 – Novara 1998.

Espone la sua opera pittorica dal 1951. Presente nelle più importanti gallerie italiane ed estere e nelle più prestigiose Collezioni pubbliche e private. Dopo un primo breve  periodo “figurativo” sviluppa le sua ricerca espressiva verso “l’informale”, con tonalità proprie dell’area padana. Nel silenzio della sua costante ricerca, si dedica a sperimentazioni formali di alto valore tecnico-espressivo che lo collocano fra i massimi esponenti della pittura italiana del Novecento.

Con la sua realizzazione in bianco e nero esprime tutta la drammaticità della scena, nella quale i sopraffattori (teoria di figure anonime in movimento tra realtà e irrealtà) compiono o hanno compiuto lo sterminio dei partigiani, inerti a terra. Sembra una macabra danza, che esprime tutta l’angoscia di un dramma sentito con istintiva partecipazione. Sul retro. La S.V. è invitata alla manifestazione commemorativa nel 42° anniversario 13 Martiri di Vignale che si terrà nella serata del 30 agosto 1986 a Vignale.

1986/n.2 Sergio Bonfantini. Novara 1910 – 1989.

Artista fra i più rappresentativi del panorama artistico Novarese, allievo di Felice Casorati. Si ricollega alla più fervida tradizione torinese del Novecento, con una piena valorizzazione degli aspetti “padani” di un linguaggio grafico e pittorico nobile e prezioso. All’Annunciata di Milano si è tenuta nel 1989 la sua ultima Mostra Personale. Dallo stesso anno, per volontà testamentaria dell’Artista, è presente e opera sul territorio la Fondazione Sergio Bonfantini che ha come finalità la promozione artistico-culturale prevalentemente rivolta ai giovani. 

L’opera per la cartolina celebrativa è tratta da un disegno a matita e interpreta la figura femminile raccolta in dolorosa contemplazione di un tragico evento, che dall’immediatezza assume un significato simbolico universale, testimonianza umana di forte emozione. Sul retro. La S.V. è invitata alla manifestazione commemorativa nel 42° anniversario Eccidio di Novara 24 Ottobre 1944 che si terrà nella mattinata del 25 ottobre 1986 a Novara.

1987/n.3 Bruno Polver. Novara 1932 – 2017

Si è formato nell’ambiente artistico di Brera a Milano e a contatto con la giovane Arte Torinese frequentandone gli ambienti artistici e culturali. Espone le sue opere dal 1959 nelle principali città italiane con mostre personali e manifestazioni artistiche, presente in Esposizioni internazionali a Parigi, Barcellona, New York, Los Angeles. Operatore artistico è stato Preside del Liceo Artistico Statale di Novara. L’opera è realizzata a china e tecnica mista. La composizione presenta due piani fondamentali nel racconto rappresentativo e illustrativo: in quello inferiore si delinea l’idea di un “territorio” lacerato dal conflitto bellico (di ciò che rimane come terra bruciata e spogliata della tradizionale bellezza naturale), in quello superiore si stagliano emblematiche figure (uomo e donna testimoni di una rinascente umanità consapevole dei valori tramandati da quanti si sono sacrificati per una società più libera e civile). Il “nido”, altro elemento descrittivo, simboleggia la continuità delle nuove generazioni proiettate in un avvenire più sereno. Sul retro. “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei lager dove furono sterminati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione” – Piero Calamandrei.

1988/n.4 Giuseppe Ajmone. Carpignano Sesia (No) 1923 – 2005

Ha soprattutto lavorato a Milano e nella sua Carpignano Sesia. La sua personalità artistica è di elevata considerazione nel mondo dell’arte nazionale e internazionale e nel collezionismo. Formatosi sotto la guida di Achille Funi e Carlo Carrà, è stato presente dal 1942 con mostre personali e nelle principali manifestazioni artistiche in Italia e all’estero, tra le quali quelle nelle città di Roma, Milano, Tokyo, New York, San Paolo del Brasile. La critica lo pone tra i più importanti artisti del Novecento. L’opera realizzata nel 1988, attraverso il simbolo dell’albero e dei colori che ci richiamano alla bandiera italiana, vuole accumunare tutti nel grande sentimento patriottico, con un forte valore ideale della lotta per la liberazione. L’albero sembra effettivamente voler esplodere di…ITALIANITA’…e grande valore sociale. Sul retro. Nessun messaggio.

1989/n.5 Gianfranco Peretti. Mantova 1927 – 2004

Pittore simbolista espone dal 1956. La sua pittura, dalla visione onirica, prevalentemente descrittiva di elementi naturali e figure umane, esprime una propria ricerca stilistica allusiva e psicologica. Le sue opere si caratterizzano per originalità nella composizione. L’acquerello utilizzato per la cartolina presenta l’annodarsi di foulard-labari-drappi tricolori, i colori delle formazioni partigiane, significativi del legame indissolubile vissuto dal popolo italiano impegnato nella lotta per la libertà, quasi per simboleggiare un confine invalicabile da parte di nuove e ulteriori possibili minacce e invasioni straniere. Sul retro. “Con gli ideali della Resistenza per un’Europa costruttrice di Pace e Progresso” (25 aprile 1945-25 aprile 1989).

1990/n.6 Mauro Maulini. Pettenasco (No) 1927 – 2012

Ha studiato a Milano all’Accademia Cimabue e a Brera. Pittore, grafico, incisore e scenografo ha esposto in Italia e all’estero con circa cento mostre personali. Pittore di grande sensibilità negli ultimi anni la sua attività si è ispirata a soggetti sacri di velata tonalità e poesia. Attraverso la sua opera grafica, le due bandiere che si stagliano nella campitura, sovrastando l’albero, segno di vita e di crescita, vuole esprimere l’assoluto vincolo dei valori fondamentali della Resistenza, per testimoniare, nel tempo, la conquistata libertà. Il soggetto, in bianco e nero, caratterizza fortemente il senso essenziale della fermezza nella ritrovata unione. Sul retro. “Se non volete che siano morti invano non fingete di non vedere” (1990- 45° Anniversario della Liberazione).

1990/n.7 Umberto Bonzanini. Bucarest 1900 – Novara 1988

Formatosi sotto la guida del padre pittore di Corte. Colorista eccezionale fra i più riconosciuti e apprezzati. Ha interpretato con equilibrio e maestria compositiva il paesaggio italiano e novarese esaltando una tavolozza densa di luce e pastosità emozionale. A Bonzanini fotografo si devono le centinaia di eccezionali immagini della Liberazione di Novara. Il fotomontaggio utilizzato per la realizzazione della cartolina celebrativa rappresenta una giovane partigiana in assetto da combattimento (ritratta proprio davanti all’abitazione di Bonzanini nei giorni della Liberazione). La figura si staglia sullo sfondo di un proclama ai novaresi del Comitato di Liberazione Provinciale. La realizzazione postuma, rappresenta un omaggio ad un testimone del tempo, che ha contribuito a diffondere le immagini di una cronaca quotidiana importante e altamente significativa. Sul retro. 1945-1990-45° anniversario della Liberazione. “E a voi giovani noi consegnamo la bandiera della Resistenza. Consegnamo a voi il patrimonio politico e morale della Resistenza, perché lo difendiate, perché possiate trarre da questo patrimonio le norme per la vostra vita ed i princìpi per la vostra lotta politica, purché sia lotta democratica…” Sandro Pertini.

1991/n.8 Mario Piero Ferrari. Traffiume (Vb) 1910 – Novara 1997

E’ tra i più rappresentativi esponenti della scuola novarese del Novecento che ha caratterizzato il manifestarsi di un’arte profondamente radicata nella sensibilità della nostra cultura padana. L’olio è del 1944, documento di sconvolgente immediatezza e attualità, descrive con grande realismo, la desolante scena dell’eccidio di Piazza Martiri e Piazza Cavour, come fatto di cronaca e puntuale testimonianza. Lacerante è il senso di vuoto che circonda le figure tragicamente accomunate dallo stesso destino. La tonalità e la pregnante atmosfera trasfigurante della composizione si risolvono, con commossa partecipazione, in un trascendente lirismo complessivo. Sul retro. 1944-24 ottobre-1991. 47° anniversario Eccidi di Piazza Martiri e Piazza Cavour.

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