presentazione
il sentiero Beltrami
- Presentazione - Il Sentiero Beltrami
- Dall'antifascismo alla Resistenza Filippo Maria Beltrami il "signore dei ribelli"
- La nascita delle prime formazioni partigiane nel Verbano Cusio Ossola
- Luoghi, protagonisti, azioni della Brigata Patrioti Valstrona da Quarna a Megolo
- Varie
- La Stampa
- Canzoni e Poesie
- Il Bollettino militare della Formazione F. Beltrami
- Il Nemico
- Ezio Maria Gray
- Enrico Vezzalini
- Apparati
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
BOLLETTINO MILITARE DELLA FORMAZIONE "F. BELTRAMI" DALLA SUA FONDAZIONE 19 Settemb. 1943

   19/9/43 - Prima riunione tenuta ad Omegna (Ponte antico) e presieduta da circa venticinque Omegnesi.-
   20/9/43 - Circa una ventina di ragazzi Omegnesi, nella maggior parte ex militari dall'8 settembre, sale a Quarna (Alpe Frera). -Sarà questo il nucleo che costituirà il Gruppo "Quarna" al comando del Capitano Beltrami.- Armamenti: 1 moschetto, 2 pistole.- Dal 20 settembre al 1° Ottobre organizzazione del Gruppo, reclutamento, trasporto di viveri e costituzione Magazzini.
   2/10/43 - Ricupero di 35 moschetti e munizioni a Pettenasco.
   15/10/43 - Una squadra in divisa della Milizia preleva a Gargallo 84 paia di scarpe.
   17/10/43 - Una squadra preleva in zona presidiata dai tedeschi m. 500 di stoffa. -
   20/10/43 - Ricupero di un fucile mitragliatore con munizioni a Lagna.-
   25/10/43 - Ricupero di un fucile mitragliatore con munizioni a S. Maurizio.-
   26/10/43 - Viene prelevato il S. ten. della milizia Bergamini.-
   28/10/43 - Un plotone della milizia di Gravellona di notte, con azione di sorpresa, tenta di catturare Franco Rossari, uno dei promotori del Gruppo "Quarna", ed il Cap. Beltrami.- Da quella notte le due abitazioni vennero piantonate da squadre del Gruppo, però non si verificarono più azioni di disturbo.
   30/10/43 - II gruppo ormai forte di 45 uomini dietro minaccia di rappresaglia si sposta dall'Alpe Frera all'Alpe Camasca.-
   4/11/43 - Vengono recuperali a Cesara 4 moschetti.-
   7/11/43 - Si recuperano a Pella 7 fucili mitragliatori, con relativo munizionamento, 4 casse di bombe a mano e 15 moschetti.-
   11/11/43 - Attacco al presidio di Gravellona. - L'azione È svolta da una Squadra al comando del Ten. Rutto, mentre circa 60 uomini al comando del Cap. Beltrami si sposta[no] verso Ornavasso per iniziare l'azione di disturbo contro le autocolonne tedesche inviate di rinforzo nell'Ossola per le puntate effettuate dai partigiani su Villadossola.- Le perdite fasciste a Gravellona sono di: 2 morti, 3 feriti, 1 prigioniero.- Nessuna perdita da parte nostra.-
   19/11/43 - Viene catturato il Cap. Barberini ed il milite Meloni inviati dal Comando Provinciale della GNR di Novara, per attentare la vita al Cap. Beltrami,- Il Cap. Barberini viene giustiziato all'alba del 22/11/43.-
   30/11/43 - Occupazione militare di Omegna.- L'azione viene svolta dal Gruppo Quarna al comando del Cap. Beltrami, in concomitanza con il gruppo della Valsesia al comando del Commissario Moscatelli,- Occupata la Caserma dei Carabinieri si è recuperato armi e munizioni.- Distrutta la sede del fascio repubblicano appena fondata e bruciati tutti i documenti, prelevati gli unici tre fascisti repubblicani di Omegna.- Nelle fabbriche di costruzione di materiale bellico vengono recuperati: 1 mitragliera da 20 m/m, diverse armi, automatiche leggere e pesanti con 15 Q.li di munizioni.- In città si organizzano comizi e cortei con l'intervento della popolazione entusiasta. Durante l'occupazione, una pattuglia s'imbatte con un milite che tenta di reagire, ma viene freddato.- Un'altra pattuglia con un automezzo si porta fino al centro di Gravellona presidiata dalla milizia.- Alle 11 le forze occupanti lasciano la città ed alle 14 giungono i primi reparti autocarrati della milizia.-
   4/12/43 - Viene organizzata un'autocolonna per prelevare viveri a Cressa.- All'altezza di Borgomanero la colonna, che è capeggiata dal Cap. Beltrami, viene fermata da una macchina tedesca.- Il Capitano con presenza di spirito scende dalla macchina e con una raffica di mitra uccide i due nazisti.- Esito dell'azione: 200 Q.li di riso e farina, un automezzo, due moschetti Mauser con munizionamento.-
   12/943 - Viene prelevata a Gozzano, presidiata dai tedeschi, stoffa dallo stabilimento della Bemberg.-
   12/943 - Nella polveriera di San Maurizio, con un'azione di sorpresa viene disarmato il presidio repubblicano e prelevato circa 150 moschetti, 80 Q.li di munizioni, molto materiale di casermaggio vario.-
   12/943 - A Gargallo con una squadra di arditi vengono prelevate 170 paia di scarpe.-
   12/943 - Al Gabbio presso il salumificio Galli vengono prelevati 3 Q.li di lardo ed in frazione Cereda Q.li 2 di salc.-
   10/12/43 - Una squadra volante preleva un automezzo carico di vettovaglia diretto al presidio fascista di Gravcllona.-
   12/12/43 - Una pattuglia al Comando del Cap. Beltrami effettua un'azione di sorpresa a Pisano dove cattura il Cap. Maioni segretario del fascio repubblicano locale e ne incendia la sede.-
   15/12/43 - Viene catturato il milite Anchisi, armato di moschetto con munizionamento.-
   18/12/43 - Un secondo automezzo diretto al comando presidio di Gravellona viene prelevato dai componenti la guardia personale del Cap. Beltrami.-
   19/12/43 - Viene prelevato il Maresciallo della GNR Campanini, con un moschetto ed una pistola.-
   23/12/43 - II Gruppo Quarna si trasferisce dall'Alpe Camasca a Campello per minaccia di bombardamento da parte tedesca al paese di Quarna.
   24/12/43 - Viene prelevato un autocarro Fiat 626 carico di materiale destinato alla fabbricazione di caricatori per armi tedesche.-
   28/12/43 - Vengono prelevati due autocarri di fabbricazione americana, dell'Organizzazione Todt.-
   2/1/44 - Si recuperano 80 Q.li di munizioni di diverso tipo e calibro.
   5/1/44 - Viene disarmato ad Omegna dal Ten. Rutto un milite e si recupera un moschetto tipo 38.-
   8/1/44 - Vengono disarmati ad Omegna, da una squadra al comando del Ten. Rutto, due militi del Presidio di Gravellona, venuti per la spesa tabacco.- Militi, armi, tabacco vengono spediti a Campello.-
   10/1/44 - Giungono diversi camion di tedeschi.- Le squadre della formazione Beltrami e Di Dio si schierano in Valle in posizione difensiva.-
   12/1/44 - Viene prelevato a Lesa un camion d'indumenti invernali. Nel ritorno l'automezzo passa per Armeno ed Omegna occupata dai tedeschi, passando incolume. -
   16/1/44 - Due plotoni ed una squadra arditi al comando del Ten. Rutto, del Ten. Bruno e del Ten. Antonio Di Dio, comandate dal Cap. Alberto si portano in Valsesia di rinforzo al Gruppo Moscatelli attaccato il giorno precedente.- La squadra arditi partecipa ai combattimenti contro reparti tedeschi e di SS italiane. I nostri reparti, schierati dalla galleria della Cremosina sino a Borgosesia, vengono ritirati ed inviati a Castagnola per arginare qualche infiltrazione nemica. Viene elogiato per il suo comportamento il Ten. Antonio.-
   17/1/44 - Dopo i combattimenti del giorno precedente, i reparti si riposano e si organizzano.- Giunge anche il Cap. Beltrami che ispeziona i reparti.
   18/1/44 - Marcia di trasferimento dalla Valsesia alla Valle Strona.-
   20/1/44 - Vengono catturati 1 mitra Beretta con caricatori e 80 Q.li di munizioni.-
   22/1/44 - Ad Omegna si asportano dalle fabbriche di costruzione di materiale bellico ingenti quantitativi di caricatori e parti di ricambio di armi automatiche alla Breda di Milano e Beretta di Brescia.-
   23/1/44 - A Cameri una squadra del Gruppo Quarna recupera 1 mitragliatrice S. Etienne contraerea con nastri a colpi, 1 fucile mitragliatore Breda con munizionamento e diverse casse di bombe a mano.-
   25/1/44 - Ad Omegna presidiata da reparti della Gendarmeria tedesca giunti da Verona, viene affrontato il maresciallo Possenti, da una squadra cittadina del Gruppo Quarna.- Intervengono altri militi provocando una violenta sparatoria e viene ferito gravemente il Patriota Bonetti (Walter) che troverà morte nei giorni successivi.- Bonetti è uno dei primi Patrioti del Gruppo Beltrami che cade in combattimento e che si era distinto in Valsesia nella settimana precedente.- Il Possenti armato di mitra e però disarmato.-
   27/1/44 - Trasferimento della Compagnia Quarna e Compagnia Comando dalla Valle Strona alla Val d'Ossola; decisione presa in seguito alla costituzione ad Omegna di un forte presidio della Gendarmeria Tedesca, con il compito di studiare le possibilità di attacco ed annientamento del Gruppo Beltrami. Rimane in Valle la Compagnia Massiola organizzandosi a difesa. - Dal 27 al 29 gennaio 1944 viene effettuata la marcia di trasferimento della Compagnia Quarna che si porta a Colloro.-    28/1/44 - Una pattuglia tedesca entra in Valle Strona e giunge sino alle nostre postazioni.- Il Cap. Beltrami con l'attendente Boldini sono i primi a sparare sulla pattuglia che si ritira.- Da parte nostra viene colpito a morte un Patriota. -
   29/1/44 - Trasferimento della Compagnia Massiola al Comando del Cap. Beltrami.- La Compagnia viene selezionata ed eliminati tutti quegli elementi che non si sono dimostrati all'altezza della situazione. -
   29/1/44 - Il Plotone al comando del Ten. Francesconi attacca la Caserma del CC.RR. a Premosello.- Vengono prelevate anni e munizioni. Alcuni militi feriti; da parte nostra due feriti leggeri.
   30/1/44 - Attacco alla Caserma di Premosello, il fuoco prosegue ininterrottamente per due ore, ma sopraggiungono diversi automezzi di tedeschi e della Muti che fanno ripiegare i nostri.- La Compagnia Massiola con il Cap. Beltrami, giunta in Valle Ossola proveniente dalla Valle Strona, si attesta a Megolo ove inizia azioni di disturbo.- Una squadra del reparto attestato a Megolo preleva e disarma due carabinieri. Anni ricuperate: due moschetti con munizionamento e due pistole.-
   31/1/44 - La Compagnia Quama, la Compagnia Comando, dopo l'attacco di Premosello e dopo essere stati attaccati a Colloro si spostano attraverso la Val Grande, in Val Vigezzo. Qua il plotone al Comando del Ten. Massara e la compagnia Comando vengono attaccati a Buttogno dai tedeschi; i reparti si sbandano ed i superstiti rifanno tutta la strada dell'andata e si aggregano al Reparto di Megolo.
   1/2/44 - Una squadra della Compagnia Massiola preleva in Villadossola, presidiata dai tedeschi, viveri ed equipaggiamento.-
   2/2/44 - Due plotoni Comp. Massiola al comando del Cap. Beltrami attacca[no] il presidio di Vogogna.- 4 militi vengono feriti alla Caserma ed 1 morto e due feriti sul ponte del Toce.-
   3/2/44 - Da una pattuglia della Comp. Massiola viene prelevato un milite il quale sarà passato per le armi.-
   4/2/44 - Un'altra pattuglia preleva a Premosello un fascista il quale viene giustiziato.-
   5/2/44 - A Villadossola un milite viene prelevato e giustiziato.-1 plotoni del Ten. Rutto e del Ten. Francesconi, attraversata la Val Grande, giungono a Rovegro ove pernottano e salgono alla mattina all'accampamento del Maggiore Superti a Villa Ompio.
   6/2/44 - Una pattuglia del Gruppo Superti, con elementi della Beltrami, attacca la postazione del Ponte del Plusc, a Intra con esito negativo, data la sistemazione del posto di blocco.-
   7/2/44 - A Premosello viene giustizialo un carabiniere, 1 moschetto, e una pistola recuperata.-
   8/2/44 - Un plotone della Comp. Massiola preleva a Villadossola, presidiata dai tedeschi, viveri e matcriali.-
   9/2/44 - Elementi del plotone del Ten. Rutto ed elementi del Gruppo Superti si portano da Rovegro a Lesa per il prelevamento d'indumenti invernali, passando dai posti di blocco nazifascisti dislocati sulle due rive del Lago Maggiore.- Al ritorno sono attaccali a Rovegro da reparti nazifascisti, i nostri si ritirano senza perdite.-
   10/2/44 - Giungono a Rovegro 70 autocarri di truppe tedesche e fasciste che si dispongono in schieramento offensivo, per attaccare l'accampamento del Maggiore Superti.- L'attacco inizia alle 10 di mattina, ma viene respinto, alle 12 una seconda puntata dei nazifascisti, ancora una volta vengono respinti dal fuoco concentrico delle armi automatiche.- Alle 14 circa altra puntata tedesca, le nostre formazioni scattano al contrattacco, mettendo in fuga il nemico, il quale è colto di sorpresa, abbandona le posizioni, perdendo nella ritirata precipitosa materiale di equipaggiamento e munizionamento.- Vengono catturali prigionieri ed armi automatiche. Una pattuglia al comando del C.S. Nino Cristina, con manovra aggirante, mette in fuga l'ala destra dello schieramento nemico, catturando anche il graduato della GNR Tamburini, il quale viene giustiziato all'alba del giorno successivo.- Il combattimento termina alle 16 in pieno nostro favore; esso è stato sostenuto nella quasi totalità dai reparti della Beltrami, che, dalle posizioni mai abbandonale, ritornano all'accampamento.- Si sono distinti in questa azione: Nino Cristina, Lauti Pierino, Bartul, Curti, e tutti gli altri.- Dall'interrogatorio dei prigioneri risulta che i tedeschi, per rifarsi della sconfitta, chiesero aiuti a Vercelli alla legione Tagliamento, per un attacco da sferrarsi all'alba del giorno 11.-
   11/2/44 - All'alba si ripete l'attacco a Villa Ompio, i tedeschi fanno intervenire armi pesanti e mortai con bombe incendiarie. Si sostiene il primo urto, ma la nostra ala sinistra, per sfuggire all'accerchiamento, si sposta su posizioni più favorevoli.- Tutto il Reparto inizia di qui la marcia di ripiegamento verso la Val Grande e di qui a Cicogna.- Durante i primi due giorni di attacco le perdite nemiche sono state di 16 morti e di due camion di feriti.- Nostre perdite: nessuna.-
   12/2/44 - Un plotone al comando del Cap. Beltrami e del Ten. Redi si porta sulla linea Milano-Domodossola, tra Cuzzago e Premosello, per tentare di far deviare una tradotta militare carica di nazifascisti proveniente da Milano; durante l'azione vengono disarmali due militi e recuperati due moschetti e due pistole.-
   13/2/44 - All'alba rientra il Cap. Beltrami con il plotone che ha operato sulla ferrovia Milano-Domodossola; quasi contemporaneamente giungono molti automezzi carichi di nazifascisti che si apprestano ad attaccare l'accampamento di Megolo.- S'inizia un furibondo combattimento che si protrae per circa 4 ore; le due ali del nostro schieramento sono attaccate a fondo e sorpassate mettendo in seria difficoltà il centro, ove si trova il Cap. Beltrami, il Ten. Antonio, il Ten. Redi ed il plotone comando, sostengono l'impari lotta contro i nazifascisti che sono riusciti ad accerchiare l'eroico Reparto.- Vi trovano la morte eroica in combattimento il Comandante di un Gruppo che è uno dei primi ad essere costituiti in Italia e tutti gli Ufficiali.- Le nostre perdite sono di 13 uomini, tra Ufficiali e truppa, mentre sensibili quelle dei nazifascisti, solo i militari hanno avuto 45 morti e moltissimi feriti.- Gravi anche quelle subite dai tedeschi.- Verrà spiegato in un comunicato straordinario l'azione di Megolo.-
   14/2/44 - Dopo la battaglia di Megolo, i reparti che costituivano le due ali dello schieramento difensivo e che si erano sbandati si radunano e si ricostituiscono a Rimella presso il Gruppo Moscatelli, in questi giorni viene effettuato dagli alleati il primo lancio di materiale bellico e di equipaggiamento che, per la mancanza del Cap. Beltrami, viene destinato al Gruppo Valsesia.
   15/2/44 - Durante il periodo che va dal 27 gennaio, e cioè dal trasferimento dalla Valle Strona, e nei periodi di febbraio, marzo, aprile, il 2° Plotone al comando del Ten. Bruno opera in pianura con ardite azioni di sabotaggio. - Merita di sanzionare la macchinazione dei capannoni della "Savoia Marchetti", ed il disarmo delle guardie armate di mitra, della distruzione di [illeggibile] destinato ad essere trasportato in Germania, alla distruzione di centrali clcttriche, di cabine di trasformazione, di tralicci conduttori di energia elettrica, ecc.
   16/2/44 - Puntate da parte di squadre della "Beltrami" e di quelle del Magg. Superti, in azione esplorativa e di recupero di materiale, nella zona dei combattimenti dei giorni 10 e 11 gennaio.-
   18/2/44 - Marcia di trasferimento dei due plotoni, del Ten. Rutto e del Ten. Francesconi, dalla Casa dell'Alpino sino alle pendici delle montagne omegnesi, passando dai presidi di Gravellona e di Mergozzo.-
   19/2/44 - Sistemazione dei due plotoni all'Alpe Colla. Viene deciso dal Ten. Rutto un periodo di riposo per una settimana di lutti gli elementi della zona, dato che Omegna era presidiata da un forte contingente di polizia tedesca.-
   20/2/44 - A Villadossola, un patriota oriundo francese, del Gruppo Beltrami, uccide diversi tedeschi e fascisti, viene però catturato e fucilato a Piedimulera.-
   25/2/44 - Termina il periodo di riposo. Si radunano le forze all'Alpe Colla e si trasferiscono all'Alpe Quaggione, dove si organizza il distaccamento, si formano le squadre organiche ed il Reparlo assume il nome di F. Beltrami.
   27/2/44 - Viene prelevato e giustiziato un ex Patriota il quale si era messo in contatto con il comando della milizia di Intra, per far prelevare elementi della nostra formazione.-
   28/2/44 - Una pattuglia recupera ad Ornavasso un fucile-mitragliatore con due cassette di munizioni.
   3/2/99 [sic] - Prelevamento di due Cap. Magg. dell'Autocentro i quali chiedono ed ottengono l'arruolamento nelle nostre file.-
   10/2/44 - Una pattuglia formata dai fratelli Sergio e Giovanni Beltrami ad Omavasso ferma e disarma tre militi.- BOLLETTINO MILITARE N° 6
   1/3/44 - Una nostra squadra preleva in zona di presidio viveri ed equipaggiamento.-
   4/3/44 - La I e la II squadra sabotatori al comando del Ten. Rutto penetra in Omegna presidiata dalla gendarmeria tedesca e distrugge il centralino telefonico e la centrale di uno stabilimento protetto. Il Comando Tedesco per reazione porta il coprifuoco alle 20 ed istituisce un severo controllo. -
   5/3/44 - Una pattuglia tedesca raggiunge con autocarro Strona, la Brigata assume schieramento difensivo e distacca pattuglie veloci per attaccare il reparto nemico.
   6/3/44 - La squadra Comando in ricognizione a Cireggio viene attaccata di sorpresa da una trentina di tedeschi. Data la superiorità i nostri si ritirano senza subire perdite.-
   8/3/44 - All'alba gli accampamenti della brigala vengono attaccati da reparti tedeschi provenienti da Omegna Gravellona ed Intra. Ne nasce una violenta sparatoria che dura diverse ore. I nostri reparti per sfuggire all'accerchiamento si spostano sulle allure vicine seguiti dal violento fuoco delle armi automatiche tedesche. I tedeschi giunti nei pressi del nostro accampamento bruciano con lanciafiamme alcune baite. In una di esse vi era depositata della dinamite che provoca la distruzione completa…

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