Le forze di occupazione
Dopo il 25 luglio il Fascismo perde rapidamente la sua base di consenso. Solo un fascio repubblicano si ricostituisce a Verbania attorno all'avv. Borioli e conta sull'appoggio di pochi grandi industriali. Dopo l'8 settembre i fascisti si delineano chiaramente come truppe di supporto all'occupazione tedesca. Nell'estate 1944 non vi sono reparti dell'esercito italiano stanziati nel Verbano per cui non si verifica lo sbandamento dei militari avvenuto in altre aree del nord Italia. I tedeschi raggiungono il Verbano gią il 13 settembre e si dedicano subito alla cattura e all'uccisione di ebrei (sfollati dalle cittą, stranieri, profughi in attesa dell'espatrio in Svizzera, residenti italiani): tra il 15 e il 22 settembre vengono uccisi quattordici ebrei a Baveno. Le SS del "Leibstandarte Adolf Hitler" lasciano il Verbano in ottobre, trasferendo il controllo del territorio a forze di polizia tedesche e fasciste. Sui monti si stanno intanto organizzando la bande partigiane, nel febbraio 1944 avviene il primo (fallito) rastrellamento del Verbano.
Bibliografia
GALLI G., Memorie ritrovate. I diciassette ragazzi fucilati a Baveno nel giugno 1944, Istituto storico "P. Fornara", Comune di Baveno, Baveno, 2004.
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