Fondotoce - 20 giugno 1943br>
"Il viaggio è fatto in autocarro. Ad ogni raggruppamento di case vengono fatti scendere e il corteo deve passare a piedi, in vista dello popolazione recando il cartello: "Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono i banditi?". Si giunge così a Fondotoce. Neanche il prete può accostarli; sono obbligati, per impedire eventuali fughe, a sdraiarsi per terra e tre alla volta possono sotto le raffiche dei plotone d'esecuzione." (Testimonianza di Carlo Suzzi in "Monte Marona", 16 maggio 1945).
Il pomeriggio del 20 giugno 1944 una macabra processione di 43 persone sfila da Intra fino a Fondotoce, nel luogo dove ora sorge il Sacrario (Parco della Memoria e della Pace) e la Casa della Resistenza. Sono partigiani arrestati durante il rastrellamento in Val Grande, tra di loro una donna: Cleonice Tomassetti. Una trentina di loro arrivano il pomeriggio prima negli scantinati di Villa Caramora, a Intra, sede dei comando tedesco. Ne è testimone il giudice di Verbania Emilio Liguori, anch'egli a Villa Caramora, arrestato il 19 nel suo ufficio perché sospettato di complicità con i partigiani.
Bibliografia
LIGUORI E., Quando la morte non ti vuole. Il rastrellamento in Valgrande del giugno 1944 nel diario di un uomo libero, Alberti Libraio Editore, Verbania, 1980
CAVIGIOLI G. (a c.di), Monumento dei 42 martiri partigiani in Fondotoce, Comitato Resistenza Comune di Verbania, 1974
CHIOVINI N., Classe III B. Cleonice Tomassetti, vita e morte, Comitato Resistenza Comune di Verbania,Verbania,1981
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