presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- Il sale della terra
- Fondotoce: 20 giugno 1943
- Fondotoce: l'eccidio
- Baveno
- 17-27 giugno: dieci giorni di sangue
- Un bilancio del rastrellamento in Val Grande
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societā contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Un bilancio del rastrellamento in Val Grande

   Dopo le fucilazioni di Beura (27 giugno 1944) tacciono le armi tedesche. Nell'ultima settimana di giugno i tedeschi abbandonano progressivamente la Val Grande, la Val Pogallo e la Cannobina e tolgono l'accerchiamento. La sera del 1° luglio l'autocolonna corazzata tedesca abbandona il Verbano per recarsi in Valsesia, nel frattempo liberata dalle brigate garibaldine di "Ciro" (Eraldo Gastone) e Moscatelli. Abbandonando le valli di montagna le truppe tedesche bruciano gli alpeggi (208 baite e stalle incendiate in Val Grande e Pogallo; 50 case danneggiate o distrutte dai bombardamenti a Cicogna). Tre rifugi alpini sono stati distrutti (Pian Cavallone, Pian Vadā, Bocchetta di Campo) e uno danneggiato (la Casa dell'Alpino all'alpe Prā).
   Le perdite tra i partigiani sono elevate: quasi trecento morti su 450-500 partigiani presenti all'inizio del rastrellamento. Il "Valdossola" č decimato (220-240 morti su 300 combattenti ai primi di giugno). La stima dei morti, parecchi dei quali non sono stati identificati mentre di altri non sono mai stati ritrovati i corpi, č forzatamente approssimativa per differenza tra i partigiani presenti prima e dopo il rastrellamento. Molte reclute, affluite in gran numero dopo l'ultimatum del 25 maggio \944, non erano ancora state registrate nei ruoli delle formazioni.
   Alla fine del rastrellamento rimangono in vita circa 160 partigiani, di cui cinquanta feriti; undici si sono riparati in Svizzera, 20-25 sono ancora in montagna, gli altri sono protetti dalla popolazione nei villaggi ai piedi delle montagne.
   Tra i superstiti, nessuna defezione.




Bibliografia

GALLI G., Memorie ritrovate. I diciassette ragazzi fucilati a Baveno nel giugno 1944, Istituto storico "P. Fornara", Comune di Baveno, Baveno, 2004.

CHIOVINI N., I giorni della Semina, Vangelista, Milano,1979 (Tararā, Verbania, 2005)

Gli effetti del rastrellamento di giugno, in "Resistenza Unita", n° 6/1984 (tratto da SECCHIA P. e FRASSATI F. Storia della resistenza. La guerra di liberazione in Italia 1943-45, Vol. II, Editori Riuniti, Roma , 1965).

Posto di blocco tedesco caduto nelle mani dei partigiani durante la liberazione dell'Ossola
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