presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
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Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Avevo gli occhi di un falchetto

All'Arca hanno bruciato una baracca e ammazzato un partigiano. E' andata così. Ce n'erano diversi nascosti che erano usciti insieme per venire giù all'Arca a prendere i viveri di riserva.
Avevano visto andare dentro la prima colonna verso In la Piana e non pensavano che ne arrivasse un'altra. lo, ancora prima dell'Arca li ho visti. Avevo gli occhi di un falchetto. Ma non potevo fargli segno. Quando i partigiani si sono accorti hanno sparato, poi sono scappati. Uno invece è rimasto a fare resistenza da solo. Sparava con un vecchio mitragliatore arrugginito. Poi ha cercato di sparare con la rivoltella contro il capitano tedesco e il suo attendente.
Il capitano gli ha tirato una bomba a mano.
La testa era tutta spatascià. Un piede disfatto non aveva più la scarpa. Ma quel poveretto parlava ancora. Ho fatto una barella improvvisata. 1 tedeschi hanno trovato dei sacchi di patate e del lardo nascosti dai partigiani. Hanno fatto un mucchio e sopra hanno messo il partigiano ferito. Sotto, due sacchetti di dinamite. L'hanno fatto saltare così, che in giro c'erano pezzi dappertutto. Non ho mai saputo come si chiamava. In quelle poche parole aveva detto che era di Milano.
Poi siamo arrivati In la Piana dove siamo rimasti diversi giorni. Dormivamo all'aperto sotto un boscone sulla collinetta della teleferica. Una notte ha piovuto e ci siamo anche conciati. Le baite non le hanno bruciate perché l'alpigiano di Premosello le aveva scoperchiate. Così ha salvato i travetti. 1 tedeschi andavano in pattuglia di qua e di là. Bruciavano un po' dappertutto. Quando eravamo noi In la Piana non hanno sparato. Però quasi ammazzavano uno di noi. Un giorno ci hanno lasciati liberi, per modo di dire, e siamo andati in giro a mangiare fragole. Il bosco era tutto rosso. Il "Garzula" si era allontanato da solo. A un tratto vediamo uno che viene giù nel bosco in lontananza, tarlin tarlón. Un tedesco lo prende per un partigiano e gli punta il fucile. lo e il Dante Pizzagrani l'abbiamo conosciuto subito: "Cameràt, cameràt! ... ", e abbiamo fermato la mano al tedesco.
Un giorno viene giù un dottore, forse di Albo, che era dentro con Superti. 1 partigiani l'avevano lasciato libero di andare a casa, così dice lui. Il dottore parla con i due capitani e dice che Supertí non c'è più: "E' andato in Svízzera". Poi parte per Premosello.
Poco dopo arriva invece uno della milizia che era prigioniero dei partigiani e dice che il maggiore è sulla montagna di fronte a Portaiola con una quarantina di partigiani armati che però non mangiano da diversi giorni. "Domani verranno giù a Portaiola a cercare da mangiare", dice. Credo che il dottore aveva cercato di sviare i tedeschi. Non so se l'hanno poi ammazzato.

Paolo Bariatti
Testimonianza in VALSESIA T. Valgrande ultimo paradiso Alberti, Verbania, 1985

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