Il Bandenbekampfung
Il 6 maggio 1944 viene pubblicato a Berlino il Bandenbekampfung, un manuale interforze della Wermacht per contrastare le bande partigiane nei paesi europei occupati dalla Germania nazista. Il principio alla base del manuale è quello di "togliere l'acqua dove nuota il pesce", dove il pesce sono le formazioni partigiane e l'acqua la società contadina di montagna che le protegge, nutre e aiuta. In particolare, nel caso della Val Grande, i pastori sugli alpeggi e i villaggi contadini ai piedi dei monti.
Il manuale venne inviato con urgenza ai reparti tedeschi sul fronte italiano e trova concreta attuazione nel rastrellamento della Val Grande. Ciò spiega il cospicuo impiego di uomini e mezzi, la durata dell'operazione e l'accurata pianificazione operata dal comando SS di Monza. Il rastrellamento si configura quindi non come un'operazione gestita dai comandi tedeschi e fascisti locali, quanto piuttosto come un'operazione di controguerriglia su vasta scala. Un'azione condotta con ferocia inaspettata e, oltre ogni regola di guerra, con il duplice obiettivo di annientare le formazioni partigiane in Val Grande e azzerare ogni possibile base logistica e di tessuto sociale di supporto alla Resistenza.
Bibliografia
RAGOZZA P.A., Valgrande martire - Il rastrellamento del giugno 1944, in "Le Rive" n° 1/1994
|