presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- Il sale della terra
- 1944-45
- Dopo il rastrellamento: le formazioni partigiane
- Dopo il rastrellamento: cronaca di luglio
- La liberazione di Cannobio
- Inverno - primavera 1945
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societā contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Inverno - primavera 1945

   Dopo la sconfitta della Repubblica dell'Ossola (ottobre 1944), nel corso dell'autunno si riorganizzano le formazioni partigiane che, in un durissimo inverno segnato dalle rappresaglie tedesche e da forti nevicate, attueranno progressivamente un processo di unificazione organizzativo e militare.    L'8 novembre 1944 il Comando Generale del CVL (Corpo Volontari della Libertā) dispone la creazione della Zona Militare Ossola, comprendente le tre regioni del Cusio, Verbano e Ossola, con un unico comando militare. Il 14 dicembre 1944, in un incontro con il CLNAI a Lugano, i comandanti partigiani discutono l'unificazione delle formazioni nel Verbano.    Alla fine del mese viene definito il "2° Settore Operativo" della Zona Ossola comprendente la sinistra orografica della Valle del Toce, il Verbano (da Fondotoce al confine svizzero) e la Val Vigezzo; il settore č posto sotto il comando di Mario Munghina, mentre "Arca" č nominato commissario di guerra.    Sui monti sopra Ascona in Canton Ticino, viene istituito il "Posto 24", una villetta che serve da posto-tappa per i partigiani internati in Svizzera che fuggono dai campi di internamento per tornare a combattere in Italia (un altro verrā poco dopo istituito a Crealla: il "Posto 24 bis").    Nello stesso periodo viene anche istituito il SIP (Servizio Informazioni Partigiano) da cui dipende il GAP (Gruppo di Azione Partigiana) di Intra. In marzo avviene l'unificazione tra l'85° Brigata "Valgrande Martire" e la "Cesare Battisti": nasce la Divisione "Mario Flaim" che riunisce sotto un unico comando tutti i partigiani del Verbano.
   Nel corso della primavera 1945 nuove reclute affluiscono alle brigate partigiane, mentre dalla Svizzera continuano i rientri. Le azioni partigiani aumentano di intensitā e incisivitā, nonostante la ferocia della rappresaglia tedesca (nove partigiani della "Volante Cucciolo" della brigata "Cesare Battisti" uccisi a Trarego il 25 febbraio 1945).
   La notte del 23 aprile 1945 i tedeschi abbandonano il Verbano; il 24 aprile 1945 la Divisione "Mario Flaim" scende a Intra: č la Liberazione.




Bibliografia

AA.VV., Memoria di Trarego, Istituto "Lorenzo Cobianchi", Verbania, 2003.

Partigiani della "Cesare Battisti" sfilano a Milano davanti alla Loggia dei Mercanti dopo la Liberazione
I partigiani "Selva", "Marco" e "Franco" della Cesare Battisti a Intra liberata
Armando Calzavara "Arca" con la divisa di comandante della divisione "Mario Flaim"
Mario Gramoni, il partigiano "Dieci", ucciso alle Biuse di Olzeno in Val Cannobina il 21 febbraio 1945 mentre si trovava al comando del "Posto 24 bis"
Partigiani della Volante "Martiri di Trarego" comandata da Nino Chiovini
Enzo Pazzotta "Selva" negli anni precedenti l'esperienza partigiana
La Volante "Cucciolo" nel gennaio 1944
Disegno di Amelia Maccarinelli di Verbania in ricordo dei partigiani della Volante "Cucciolo" uccisi a Trarego il 25 febbraio 1945. L'autrice č la madre di Giacomo Lubatti, partigiano di 19 anni trucidato a Trarego
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