presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
- Presentazione
- Lo svolgersi della Resistenza in Ossola dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945
- L'insurrezione di Villadossola
- I deportati dall'Ossola
- La Battaglia di Megolo
- Il Rastrellamento della Val Grande
- Il salvataggio del tunnel del Sempione
- Le principali formazioni della Resistenza ossolana
- La Divisione "Valdossola" approfondimento
- La Divisione "Valtoce" approfondimento
- La Divisione "Piave" approfondimento
- I principali Protagonisti della Repubblica dell'Ossola
- Quadro generale della prima liberazione dell'Ossola
- Descrizione dei percorsi a Domodossola e Valli
- Descrizione dei percorsi sulla destra della Toce
- Descrizione dei percorsi sulla sinistra della Toce
- Apparati
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Formazioni partigiane in Ossola

    Oltre alle formazioni partigiane che direttamente effettuarono la liberazione delle vallate ossolane e la Cannobina, ovvero la "Valdossola", la "Valtoce" e la "Piave", quest'ultima costituita dalle bande "Battisti" e "Perotti", operarono nel Verbano-Cusio-Ossola in quel periodo anche altri reparti partigiani, che parteciparono successivamente alle operazioni di difesa della zona libera.
   Nella zona del Verbano era attiva la brigata "Valgrande Martire" guidata da Mario Muneghina, mentre nel Cusio operava la Divisione alpina d'assalto "Beltrami" comandata da Bruno Rutto, i cui componenti portavano un fazzoletto verde.
   Sui monti dell'Ossola, provenienti dalla limitrofa Val Sesia, si trovavano diversi distaccamenti della 2a Divisione "Garibaldi" - i cui componenti portavano il fazzoletto rosso - ed in particolare la 10a e 83a brigata, nonché il battaglione "Fanfulla" della 15a brigata dislocato nella zona di Anzola-Ornavasso. Figure di spicco delle "Garibaldi" furono il comandante Eraldo Gastone ed il commissario politico Vincenzo Moscatelli.
   Da citare poi un reparto autonomo comandato da Pietro Carlo Viglio, dislocato all'alpe Cravariola, divenuto poi l'8a brigata "Matteotti".

Partigiani di diverse formazioni al funerale di un caduto a Domodossola durante la prima liberazione
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