Oltre alle formazioni partigiane che direttamente effettuarono la liberazione delle vallate ossolane e la Cannobina, ovvero la "Valdossola", la "Valtoce" e la "Piave", quest'ultima costituita dalle bande "Battisti" e "Perotti", operarono nel Verbano-Cusio-Ossola in quel periodo anche altri reparti partigiani, che parteciparono successivamente alle operazioni di difesa della zona libera.
Nella zona del Verbano era attiva la brigata "Valgrande Martire" guidata da Mario Muneghina, mentre nel Cusio operava la Divisione alpina d'assalto "Beltrami" comandata da
Bruno Rutto, i cui componenti portavano un fazzoletto verde.
Sui monti dell'Ossola, provenienti dalla limitrofa Val Sesia, si trovavano diversi distaccamenti della 2a Divisione "Garibaldi" - i cui componenti portavano il fazzoletto rosso - ed in particolare la 10a e 83a brigata, nonché il battaglione "Fanfulla" della 15a brigata dislocato nella zona di Anzola-Ornavasso. Figure di spicco delle "Garibaldi" furono il comandante
Eraldo Gastone ed il commissario politico
Vincenzo Moscatelli.
Da citare poi un reparto autonomo comandato da
Pietro Carlo Viglio, dislocato all'alpe Cravariola, divenuto poi l'8a brigata "Matteotti".