presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
- Presentazione
- Lo svolgersi della Resistenza in Ossola dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945
- L'insurrezione di Villadossola
- I deportati dall'Ossola
- La Battaglia di Megolo
- Il Rastrellamento della Val Grande
- Il salvataggio del tunnel del Sempione
- Le principali formazioni della Resistenza ossolana
- La Divisione "Valdossola" approfondimento
- La Divisione "Valtoce" approfondimento
- La Divisione "Piave" approfondimento
- I principali Protagonisti della Repubblica dell'Ossola
- Quadro generale della prima liberazione dell'Ossola
- Descrizione dei percorsi a Domodossola e Valli
- Descrizione dei percorsi sulla destra della Toce
- Descrizione dei percorsi sulla sinistra della Toce
- Apparati
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
La formazione partigiana "Valdossola"

    Formazione autonoma costituitasi a Premosello poche settimane dopo l'armistizio intorno a Dionigi Superti, operò nella bassa Ossola e nel Verbano, costituendo per questo il diretto obiettivo del rastrellamento della Val Grande nel giugno 1944. Unitamente alla "Valtoce" ed alla "Piave", liberò l'Ossola e la Cannobina dando il via alla costituzione della "Repubblica dell'Ossola" durata una quarantina di giorni nell'autunno 1944. A seguito del contrattacco nazifascista e ripiegando nella zona di Devero, la "Valdossola" sconfinò quasi al completo in Svizzera, mentre un ristretto numero di suoi uomini, agli ordini del ten. Francesco Zoppis, rimasero in Ossola a continuare la lotta armata fino alla liberazione. La brigata, poi divisione, "Valdossola", aveva come elemento distintivo un fazzoletto verde.

Dionigi Superti, comandante del Valdossola
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