A Premosello, oggi Premosello Chiovenda, poco dopo l'armistizio del 1943, si costituì l'embrione di quella che sarebbe diventata la Brigata e poi Divisione "Valdossola", i cui fazzoletti verdi ebbero un ruolo importante nella prima liberazione delle vallate ossolane l'anno successivo.
Fondatore e comandante della formazione fu il magg.
Dionigi Superti, morto in Spagna nel 1968 e oggi sepolto nel cimitero premosellese, al quale è anche dedicato lo slargo antistante, con targa e monumento.
La piazza centrale del paese ricorda la data del
29 agosto 1944, quando Premosello fu oggetto di una dura rappresaglia tedesca; alcune lapidi sugli edifici del centro segnano i luoghi delle uccisioni, mentre il Municipio reca ancora al suo interno alcuni segni dell'attacco.
Dopo Premosello Chiovenda si raggiunge e attraversa la frazione Cuzzago, nella cui stazione ferroviaria rischiò di essere fucilato il futuro Presidente della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro.