A Vogogna, nei pressi del ponte della Masone, durante la prima liberazione dell'Ossola nel settembre 1944 si combatté una dura battaglia fra partigiani ed il presidio fascista di Piedimulera in fuga verso Domodossola.
Sopra il tunnel stradale è ancora visibile la casermetta, edificata nella prima guerra mondiale ed utilizzata anche dalla Guardia di Finanza, divenuta sede di un presidio della GNR e che il 24 maggio 1944 venne espugnata con uno stratagemma da tre partigiani, che catturarono 17 militi e numerose armi.
Nel caratteristico centro storico di Vogogna, appena dietro il
Palazzo del Pretorio sorge la casa - destinata a sede del Parco nazionale della Val Grande - che fu dell'arch. Paul Vietti Violi e in cui, dopo la rioccupazione dell'Ossola e sino al gennaio 1945, soggiornarono alcuni ufficiali della Brigata Nera ministeriale, fra i quali Giorgio Almirante futuro fondatore e segretario del Movimento Sociale italiano.
Nella stazione ferroviaria vogognese una lapide ricorda il ten. Emilio Murciano, colpito il 2 febbraio 1945 durante l'attacco ad un treno blindato e deceduto successivamente a Domodossola.