presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Le formazioni partigiane
- La città di Verbania
- L'antifascismo
- I partiti
- I comitati di assistenza
- Il CLN
- Gli scioperi di marzo
- Le forze d'occupazione
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Gli scioperi del marzo 1944

   Gli scioperi del marzo 1944, nell'ambito di rivendicazioni economiche e contro la guerra che si manifestano in tutta l'Italia occupata, segnano una svolta nella lotta antifascista nel Verbano. A Verbania gli scioperi sono organizzati dal locale CLN che tra gennaio e febbraio ha allacciati contatti con gli operai delle grandi fabbriche. Il 9 e 10 marzo gli scioperi scoppiano alla Daldi, alla SIAI, alla Unione Manifatture, alla Restellini, alla SAFAR e in parte alla Rhodiaceta. Se precedentemente non esistevano organizzazioni operaie (solo in alcune fabbriche "sfollate" vi erano cellule comuniste provenienti dai luoghi d'origine), dopo marzo si costituiscono comitati d'agitazione clandestini. In aprile scoppiano altri scioperi per rivendicazioni economiche nelle aziende tessili e nei cappellifici. In maggio scoppiano altri scioperi e, alle portinerie delle fabbriche, compaiono gruppi di partigiani armati in appoggio agli operai. Avviene così la saldatura tra le formazioni partigiane in montagna e il movimento operaio nelle fabbriche. Gli scioperi della primavera costituiscono un potente fattore di crescita politica che permette alla Resistenza di radicarsi sempre più tra la popolazione della città.

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