presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- L'inizio della "lunga marcia"
- Il partigiano con la stampella
- Quindici ore di cammino
- Verso la Val Cannobina
- Due colonne di partigiani
- La battaglia di Valle Intasca
- Duecento uomini allo stremo delle forze
- Il rifugio della Bocchetta di Campo
- Il cannone spara da Intra
- Pian dei Sali
- La discesa della Val Grande
- Alpe Fornā
- Monte Marona
- Sui canaloni del Pedum
- Cima Laurasca
- Alpe Portatola
- Mangiare erba
- L'eccidio dell'alpe Casarolo
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societā contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
La battaglia di Valle Intrasca

   All'alba del 14 giugno un'autocolonna corazzata di fascisti della legione "Leonessa" attacca la "Giovane Italia" attestata sulla destra orografica dell'alta Valle Intrasca (alpe Pala, alpe Cavallotti, Pizzo Pernice, Pian Cavallone). Unica arma pesante a disposizione dei partigiani č una mitragliatrice Breda '37 con 400 colpi (che a sera saranno esauriti). E' il "Bolgia" (la banda guidata da "Guido il Monco") a reggere il primo assalto che durerā tutta la giornata senza consistenti risultati per gli attaccanti se non l'incendio della villetta dell'alpe Cavallotti.
   Il pomeriggio Mario Flaim con la pattuglia "Condor" (5-6 uomini, bene armati e autonomi, impiegati per missioni pericolose) tende un'imboscata sotto Miazzina e uccide il comando della "Leonessa" (quattro ufficiali e l'autista).

Partigiani a Colle nel giugno 1944, pochi giorni prima del rastrellamento
Il rifugio alpino della sezione Verbano del CAI al Pian Vadā in un quadro di fine Ottocento
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