Mentre all'alba del 13 giugno 1944 Superti raggiunge Velina, Muneghina nella notte ha lasciato Corte del Bosco in direzione della Val Pogallo. Prima di partire dopo la sosta notturna, lascia 20 prigionieri chiusi in una baita. All'alba giunge sopra l'alpe Prą, sulla dorsale tra Val Grande e Val Pogallo. Un ricognitore tedesco individua la colonna che subito viene battuta dai tiri dei cannoni da 105. La colonna ripara al sicuro nella faggeta per poi riprendere la marcia verso l'alpe Brusą che viene raggiunto dopo quindici ore di cammino da Velina. Muneghina matura la convinzione di raggiungere la Val Cannobina: invia una robusta retroguardia a Pogallo
e con essa i feriti che vengono trasferiti oltre la colma di Pian Cavallone, nel settore controllato dalla "Giovane Italia". All'alpe Brusą tre stukas scendono a mitragliare la colonna occupata nel rancio, ma feriscono solo un partigiano.