Chiamata alle armi
I bandi di "chiamata alle armi" vennero emessi dalla Repubblica Sociale Italiana per l'arruolamento di leva obbligatorio nell'esercito fascista. Spesso questo significava un periodo di addestramento in Germania.
Il 25 maggio 1944 scadette l'ultimatum di chiamata alle armi nell'esercito fascista della RSI per i giovani delle classi 1922, 1923 e 1924. La scelta tra l'addestramento in Germania oppure la montagna portò molti giovani delle valli del Verbano e dell'Ossola ad unirsi alle formazioni partigiane (dopo il 25 maggio 25/30 al giorno).
In seguito al bando del 14 giugno 1944, che impone a tutti i nati tra il 1914 e il 1927 di presentarsi al comando tedesco di Intra, alcune centinaia di persone vengono rinchiuse nelle scuole elementari femminili, sede del comando. Sono rilasciati solo quelli che già lavorano presso qualche industria. Alcuni riescono a scappare, ma 86 ragazzi il 17 giugno vengono deportati nei campi di lavoro tedeschi e alcuni di loro non torneranno più.
Testimonianze di Gianni Maierna e Arialdo Catenazzi rilasciate a Mauro Begozzi e Antonella Braga in "Resistenza Unita" giugno 1994.
E gli 86 di Verbania chi li ricorda in "Monte Marona" 15 dicembre 1945
MOLINARI G. Da Intra a Zwickau, Guardamagna, 2001.
|