Il comune di Valstrona fu costituito nel 1927 aggregando inizialmente tutti i comuni della omonima valle (Fornero, Forno, Germagno, Loreglia, Luzzogno, Massiola e Sambughetto) ad eccezione di Campello Monti, che fu aggregato nel 1929. Il capoluogo fu posto nella frazione di Strona, così chiamata dal nome del torrente che percorre la valle.
Una strada da
Omegna conduceva fino a Campello (1323 slm) salendo per una ventina di chilometri lungo la valle. Una mulattiera, passando per la bocchetta di Rimella, collegava con la Valsesia. Per queste caratteristiche, la scelta più logica di
Filippo Maria Beltrami di trasfervi la formazione dopo l'abbandono degli alpeggi sopra Quarna tra il 22 e il 23 dicembre 1943, si rivelò la più adatta e logica. Una valle stretta con un'unica strada d'accesso facilmente difendibile era la soluzione migliore in cui costituire una base per la formazione partigiana.
Il Capitano pose il comando a Campello Monti, dove il 3 gennaio 1944. A Forno fu posto un distaccamento agli ordini di
Bruno Rutto. A Chesio e Strona, a controllare l'unica strada d'accesso, furono posizionate vedette armate e collegate col comando tramite staffette. Il
capitano Alberto Li Gobbi, il "Capitano mascherato", mise a punto un piano di difesa, che prevedeva il posizionamento di mine presso i ponti verso Fornero. Dalla valle la formazione continuò ad agire nella zone del Cusio ed oltre; tra il 16 ed il 18 gennaio un centinaio di uomini col "Capitano mascherato" vennero inviati in Valsesia in aiuto a
Moscatelli.
Il 23 gennaio l'avvocato Mario Macchioni, uomo di fiducia di Beltrami ad Omegna, fu costretto a sfollare a Campello a causa dell'arrivo delle SS comandate dal capitano Ernst Simon ad Omegna.
La Valstrona, che sembrava inattaccabile, venne invece abbandonata dopo il primo assalto delle truppe tedesche alla fine del mese. Già il 22 gennaio il
tenente Cesare Bettini, accampato coi suoi uomini sopra Campello, ricevette l'ordine di dirigersi verso la Valle del Toce insieme ad alcuni ex-prigionieri inglesi e ad una famiglia ebrea, protetti dalla formazione.
Le formazioni partigiane di guardia all'ingresso della valle fuggirono senza far brillare alcuna mina e, tra il 28 ed il 30 gennaio, la Valstrona fu abbandonata da tutti i gruppi.