Nove giorni senza mangiare
Nel rastrellamento di giugno '44, all'inizio ero all'alpe Piana, sono riuscito solo a trovare due ricotte in una baita; dalla Piana guardiamo fuori e vediamo sedici tedeschi che arrivano; c'era anche una squadra di Finero con un tenente ferito, e siamo andati a Portajola, poi il giorno dopo scendiamo fin quasi a Cicogna; vien su uno del paese e ci dice di stare attenti perché il mattino dopo alle tre i tedeschi saranno qui.
Uno dei nostri, l'Alberti, dice a uno: "Toh ti do il mio mitra" e parte per andare a Guggia a trovare sua sorella, dice "un po' di notte un po' di giorno arrivo fin là".
Quello che era contento per aver preso il mitra, il mattino dopo come si sveglia va fuori qualche metro dalla baita; c'eran già i tedeschi, l'han preso e portato a Pogallo, e l'hanno ammazzato assieme ad altri 13 o 14.
Noi torniamo a Portajola, dove troviamo un po' di polenta, poi arrivano i tedeschi, ci buttiamo su per la montagna in mezzo alle rocce, stiamo nove giorni nascosti senza mangiare.
Testimonianza di Angelo Piolini
in BOLOGNA P. (A CURA DI), Il prezzo di una capra marcia, Grossi Domodossola 1989
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